Cento parlamentari scrivono al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per aprire, agli Stati Generali dell'economia in corso a Villa Pamphili, il dibattito sulla legalizzazione della cannabis.

"Le politiche repressive si sono dimostrate del tutto inefficaci, la legalizzazione è già realtà in molti Stati Usa, in Canada, Uruguay e Spagna, per citare alcuni Paesi. E' tempo di affrontare il tema anche in Italia con responsabilità e lungimiranza, anche per infliggere un duro colpo alla criminalità organizzata", scrivono gli onorevoli, in gran parte del Movimento 5 Stelle.

Nella missiva viene citato uno studio del professor Marco Rossi dell'Università della Sapienza, secondo cui "la regolamentazione genererebbe un beneficio per le casse dello Stato di dieci miliardi di euro, due derivanti dai risparmi dall'applicazione delle politiche repressive, otto di nuovo gettito fiscale". Senza contare "l'alleggerimento del lavoro dei tribunali e il miglioramento del sistema penitenziario, per operatori e detenuti".

Inoltre, aumentare la produzione di cannabis medica "garantirebbe ai pazienti il pieno godimento del diritto alla salute".

I firmatari chiedono al premier di "prendere in carico la proposta e programmare un incontro con le principali associazioni di categoria". Hanno sottoscritto la lettera il sottosegretario all'Economia Alessio Villarosa e l'ex ministro per il Sud Barbara Lezzi.

(Unioneonline/L)
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