Altissima tensione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove nella notte sei agenti della Polizia penitenziaria sono stati aggrediti da due detenuti extracomunitari che, dopo aver dato fuoco alla propria cella, sono stati portati in infermeria. E durante il trasporto si sono scagliati contro i poliziotti mettendo a soqquadro la sezione e l'intero corridoio.

Tre agenti sono finiti in ospedale per le ferite riportate: uno lamenta un trauma cranico provocato da un colpo di sgabello.

I detenuti sono stati denunciati e della vicenda è stato informato anche il provveditore regionale.

E una nuova rivolta è in atto, scoppiata - si apprende da fonti sindacali - nel reparto Danubio del carcere.

"Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e dalla politica", lamenta l'assistente capo della penitenziaria Gaetano Napoleone

In una nota congiunta i sindacati affermano che "il personale è stanco di subire aggressioni, per poi venire anche inquisito per tortura, i torturati siamo noi della Polizia", scrivono riferendosi all'inchiesta della Procura di Santa Maria Capuva Vetere che ha indagato 57 agenti per i reati di tortura e abuso di potere in relazione ai presunti pestaggi avvenuti nel carcere. Per il prossimo 19 giugno è stata indetta una manifestazione.

E già questa mattina una cinquantina di agenti sono usciti dal carcere per manifestare ed esprimere il loro dissenso.

"Altre violenze sui poliziotti, Bonafede sveglia", attacca Matteo Salvini.

"Da parte di una certa politica c'è stata una strumentalizzazione vergognosa, le indagini della magistratura vanno rispettate ma il valore del corpo della Polizia penitenziaria non è mai stato in discussione", la replica del Guardasigilli.

(Unioneonline/L)
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