"Oggi la nostra preghiera è per tante persone che puliscono le strade, che svuotano i bidoni della spazzatura, che vanno per le case a svuotare la spazzatura. Un lavoro che nessuno vede, un lavoro necessario per sopravvivere. Che il Signore li benedica, li aiuti".

Lo ha ricordato Papa Francesco nell'introduzione della messa a Santa Marta.

Nell'omelia il pontefice invece ha evidenziato "il grande sentimento di 'orfanezza' che tanti hanno".

''Gesù - ha detto il Santo Padre - dà pace ai discepoli con una promessa: non vi lascerò orfani. Li difende dal dolore dell'orfanezza. Oggi nel mondo c'è un grande sentimento di orfanezza: manca il Padre, anche se si hanno tante cose. Sempre c'è la voglia di incontrare il Padre, anche nei miti antichi. Cercare il Padre che manca. Oggi viviamo in una società dove manca il Padre. Un senso di orfanezza che tocca la fraternità''.

''Per questo Gesù - ha affermato - promette il Paraclito, che insegnerà l'accesso al Padre. Lo Spirito Santo non viene per fare i suoi clienti, vieni per ricordare l'accesso al Padre. Non esiste una spiritualità di Gesù solo o dello Spirito Santo solo: c'è il Padre che è il centro di tutto, l'origine di tutto. Solo con questa coscienza di figli possiamo vivere in pace tra noi. Le guerre hanno una dimensione di orfanezza: manca il Padre che crea la pace. Pietro, nella sua prima lettera, invita i cristiani a rispondere con dolcezza e rispetto a quanti chiedono ragione della fede: la mitezza che dà lo Spirito Santo che insegna questa dolcezza ai figli del Padre. Non insegna a insultare''.

Bergoglio ha ricordato ancora che ''il senso di orfanezza provoca insulto e guerre: se manca il Padre non c'è fratellanza. Chi appartiene al Padre ha dei fratelli. Chiediamo allo Spirito Santo - è la preghiera conclusiva del Papa - che ci ricordi sempre questo accesso al Padre, che noi abbiamo un Padre, e dia a questa civiltà che ha questo senso di orfanezza la grazia di ritrovare il Padre che dà senso alla vita e fa che l'umanità sia una famiglia''.

(Unioneonline/F)
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