Salvatore Parolisi potrebbe tornare presto in libertà. L'ex caporal maggiore dell'esercito condannato prima all'ergastolo poi a 20 anni in appello per l'omicidio della moglie, Melania Rea, ha scontato un decennio dietro le sbarre e ha maturato i requisiti per chiedere l'uscita magari per un lavoro esterno. Opzione che gli avvocati potrebbero utilizzare una volta terminata l'emergenza coronavirus.

La notizia suscita grande preoccupazione nella famiglia della vittima anche per il futuro della figlia della coppia, sulla quale comunque Parolisi è stato privato della patria potestà.

Melania è stata uccisa da oltre 30 coltellate e ritrovata nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo). Era l'aprile del 2011. Il marito ne aveva denunciato la scomparsa mettendo in scena una finta ricerca seguita all'allarme perché non trovava più la moglie mentre, con la figlioletta, stavano facendo una gita.

I sospetti si erano concentrati su di lui poco dopo. Da quanto emerso, il femminicidio sarebbe arrivato al culmine di una lite dovuta alle continue infedeltà di Parolisi.

L'uomo è detenuto al carcere di Bollate.

(Unioneonline/s.s.)
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