Condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie, gli sono stati concessi i domiciliari.

B.L., l'ex marmista di Nuvolera (in provincia di Brescia), è uscito dal carcere di Verona per il rischio che in cella contragga il coronavirus. Ora è a casa di una sorella a Mantova.

La concessione gli è stata data dal tribunale di Sorveglianza di Verona.

Il delitto era avvenuto nel 2007. La donna è stata uccisa, è stato appurato, per strangolamento. Lui si è sempre proclamato innocente. Nel 1986, invece, era stato indagato, processato e assolto per la morte del figlio, anche questo strangolato.

Qualche mese fa l'uomo ha avuto un serio problema di salute a causa di un infarto che lo aveva colto mentre era in detenzione. Sottoposto a un intervento chirurgico, era poi tornato in carcere per scontare la sua pena.

(Unioneonline/s.s.)
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