Tutta colpa del Consip. Questo emergerebbe da “Fuori dal Coro”, la trasmissione televisiva condotta da Mario Giordano, sul mancato arrivo dei ventilatori polmonari nella varie Regioni italiane e di cui ha chiesto notizie, in questi giorni, anche il presidente della Regione sarda Christian Solinas: aveva lamentato nessuna consegna di respiratori sui 200 richiesti.

"Il 50 per cento dei ventilatori verrà consegnato, forse, alla fine dell’emergenza che - afferma il commissario Domenico Arcuri in un video mostrato nel corso della puntata di ieri - come è noto, non si prevede breve”.

Una frase che genera sconcerto e molte domande sulle azioni intraprese durante la crisi per l'epidemia del coronavirus, soprattutto se a pronunciarla è il coordinatore del lavoro messo in campo dalla task force governativa.

La mancanza di materiale medico sanitario negli ospedali è un problema molto serio.

L’audio è tratto dalla videoconferenza del 26 marzo, chiusa al pubblico e alla stampa, con i delegati delle Regioni che in quella sede avevano iniziato a lamentarsi e a pretendere risposte.

L’affondo del Commissario Arcuri è diretto a Consip, la centrale di committenza degli acquisti dello Stato: “Diamo a Consip la responsabilità di non saper pianificare questi arrivi”.

Per far fronte alla mancanza delle attrezzature mediche indispensabili, Arcuri suggerisce ai rappresentanti delle Regioni di non affidarsi più all’organismo che serve la pubblica amministrazione: “Se voi andate sul mercato, io magari vi affianco e compro anche io, così sostituisco i mancati arrivi di Consip”.

Quindi nessun mistero o disfunzioni da parte delle Regioni ma solo un’eccessiva burocrazia e lentezza, da parte di Consip, che il Commissario Arcuri sta cercando di arginare suggerendo alle Regioni modalità più rapide che consentano l’approvvigionamento tempestivo del macchinari e dei dispositivi di protezione individuale indispensabili per affrontare l’emergenza negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva.

L.P.
© Riproduzione riservata