Il latitante Cesare Antonio Cordì, 42 anni, è stato arrestato nel Reggino dai carabinieri di Bianco e Locri, che hanno operato insieme allo squadrone eliportato "Cacciatori d'Aspromonte".

L'uomo è ritenuto esponente di spicco della 'ndrangheta di Locri e si nascondeva a Bruzzano Zeffirio.

Alla sua localizzazione i militari sono arrivati dopo la violazione, da parte del criminale, delle norme in atto per il contenimento del coronavirus.

Cordì risulta indagato per trasferimento fraudolento di valori aggravato perché commesso al fine di agevolare l'associazione mafiosa: al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, aveva attribuito alla moglie la titolarità formale di un esercizio commerciale.

In corso ulteriori indagini per ricostruire la rete che di persone che ha favorito la latitanza.

(Unioneonline/s.s.)
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