"I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti".

È quanto prevede la direttiva ai Prefetti per l'attuazione dei controlli nelle "aree a contenimento rafforzato" (Lombardia e altre 14 province) adottata dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, dopo il Dpcm approvato dal consiglio dei ministri per evitare il contagio da coronavirus.

"Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni - si legge nella direttiva -. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall'Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali".

Per il trasporto ferroviario "la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle Ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi 'termoscan' - prosegue il provvedimento -. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni".

"Negli aeroporti delle aree dei territori 'a contenimento rafforzato', i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione".

"Analoghi controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei Paesi di provenienza", continua il provvedimento. La veridicità dell'autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

Chi viola la quarantena, inoltre, rischia il carcere. La sanzione è quella prevista in via generale dal 650 cp (con una pena prevista di arresto fino a 3 mesi o l'ammenda fino 206 euro), "salvo che non si possa configurare un'ipotesi più grave quale quella prevista dall'articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica, che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica".

(Unioneonline/D)
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