Blitz della Polizia di Rieti che ha arrestato 23 persone per spaccio di eroina, cocaina e marijuana.

Gli arrestati sono tutti di origine africana: si tratta di venti nigeriani e un camerunense che gestivano lo smercio illegale nel capoluogo reatino. Quattordici di loro sono in carcere (tra cui due donne) mentre gli altri ai domiciliari.

L'operazione - denominata ''Angelo Nero'', dal soprannome che era stato attribuito dai tossicodipendenti a uno dei principali spacciatori - ha visto anche numerose perquisizioni in città e il sequestro di tre locali pubblici utilizzati per nascondere e spacciare la droga.

NEL DETTAGLIO - L'indagine della squadra mobile è partita nell'ottobre del 2018 quando a uno dei malviventi sono state sequestrate poche dosi di stupefacente. Il successivo pedinamento di un "cliente" ha permesso di scovare tutta la banda e mettere a nudo l'intero sistema. Fondamentali anche numerose intercettazioni telefoniche.

Gli agenti con tale operazione hanno neutralizzato il principale gruppo di spacciatori della città che riusciva a piazzare sul mercato ogni mese circa 300 dosi di cocaina, oltre 1000 dosi di eroina e 10mila dosi di marjuana, quest’ultima destinata in buona parte a giovani, anche minorenni.

Il gruppo riusciva a guadagnare circa 50mila euro al mese e rifornire altre bande anche in Abruzzo nonché nelle città di Venezia, Castel Volturno, Campobasso, L'Aquila, Caserta e della Capitale. In quest'ultimo caso la droga arrivava tramite corrieri che viaggiavano sui pullman della linea Roma-Rieti.

(Unioneonline/M)
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