Incassavano titoli di credito clonati o rubati con documenti falsi. In particolare, rimborsi Irpef originali, oggetti di furto e mai arrivati ai destinatari.

I carabinieri della compagnia Roma Casilina hanno fato esecuzione a un'ordinanza emessa dal gip di Roma che dispone 11 arresti (sei in carcere, cinque ai domiciliari) e tre obblighi di firma a carica di 14 indagati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona.

Nell'operazione è coinvolta anche la Sardegna. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Roma, Napoli, Siracusa e Cagliari.

I diversi casi sono stati accertati incassi di rimborsi Irpef che gli appartenenti al sodalizio criminale avevano ottenuto presentandosi in prima persona - e sostituendosi di fatto ai beneficiari - grazie all'utilizzo di falsi documenti d'identità.

I movimenti di denaro più consistenti venivano indirizzati in più tranche a diversi conti correnti e carte ricaricabili, intestati a persone compiacenti o del tutto inesistenti e create con falsi documenti.

Il sodalizio secondo gli investigatori sarebbe stato capace di movimentare somme di diversi milioni di euro.

Uno degli indagati, a quanto si apprende, percepiva il reddito di cittadinanza.

(Unioneonline/L)
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