A poco più di un anno dal crollo del ponte Morandi, La Liguria si trova a fare i conti ancora una volta con l'emergenza e l'isolamento, stretta a ponente tra il tratto di A6 nel savonese chiuso per il crollo del viadotto Madonna del Monte e al centro, da ieri notte, anche dalla chiusura di una porzione di A26.

L'autostrada è la Genova-Gravellona Toce, interdetta in entrambe le direzioni, su uno dei principali collegamenti tra il capoluogo ligure e il Nord con Lombardia e Piemonte.

La riapertura parziale è stata effettuata in mattinata, ma intanto il danno è già significativo.

"Siamo in guerra, in emergenza, siamo a Stalingrado", il commento del governatore Toti. "Il governo - prosegue - si deve far carico, da oggi e fino al ripristino delle condizioni di normale vivibilità di tutto quello che accade: trasporti, come per il Morandi, terminal portuali, di tutto perché siamo in una vera situazione di emergenza". "Ci aspettiamo di avere notizie dal governo nelle prossime ore con interventi di emergenza - ha poi concluso - utilizzando ad esempio il genio militare. Non possiamo reggere questa situazione oltre una settimana. E non può reggerla il Paese".

Il danno, infatti, potrebbe estendersi oltre i confini della Liguria investendo "l'economia intera del Nord Ovest che dipende dai nostri porti, per giunta nel periodo di punta in vista del Natale - sottolinea Toti -

Non c'e' categoria che oggi non sia esclusa da un danno straordinario".

La decisione di chiudere il tratto è scattata dopo le segnalazioni da parte della Procura di Genova delle criticità riscontrate sui due viadotti della tratta genovese della A26, il Fado Nord e Pecetti.

Il viadotto Pecetti, in particolare, era tra quelli finiti sotto la lente nell'ambito dell'inchiesta sui cosiddetti falsi report, nata dopo le indagini sul crollo del ponte Morandi sullo stato di salute dei ponti.

(Unioneonline/v.l.)
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