Rodolfo Fiesoli si è costituito al comando provinciale dei carabinieri di Padova, dove si trovava dopo aver lasciato la residenza per anziani di Aulla, in provincia di Massa Carrara, in cui soggiornava da mesi.

Una decisione arrivata dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato in via definitiva la condanna nei suoi confronti a 14 anni e 10 mesi di carcere per maltrattementi e violenza sessuale anche su minori, avvenuti appunto al "Forteto", una delle principali comunità di recupero per minori provenienti da famiglie disagiate della Toscana.

Il caso era stato affrontato per la prima volta dalla Cassazione il 22 dicembre 2017, data in cui la Corte Suprema aveva confermato la responsabilità penale del fondatore dell'associazione che gestiva la comunità. Poi il rinvio, tra le polemiche, a un appello bis per la rivalutazione di un singolo capo di imputazione. Ora è arrivata la sentenza definitiva.

Nella vicenda erano state coinvolte altre nove persone, poi è intervenuta la prescrizione che ha annullato la condanna anche nei confronti del braccio destro di Fiesoli, Luigi Goffredi.

(Unioneonline/M)
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