Rosario Saporito - il 40enne che ieri ha ucciso il fratello minore Daniele a Trecate (Novara) - voleva farla finita, ma non ha trovato il coraggio di utilizzare contro di sé l'arma che ha usato invece per ammazzare.

La vittima, un pizzaiolo di 36 anni, era tornata da poco in Piemonte dopo aver abitato in Sardegna.

Il delitto si è consumato in un appartamento del comune piemontese, al culmine di una lite tra i due.

Per Daniele, colpito al petto, i soccorsi sono stati inutili.

Il 39enne, che dopo una breve fuga si è costituito, ha raccontato i suoi pensieri suicidi ai carabinieri di Novara e al pm Silvia Baglivo, che ieri sera lo hanno interrogato a lungo.

Durante la fuga gli inquirenti hanno temuto che volesse recarsi a casa dell'ex, una donna residente in provincia di Pavia.

"C'era il rischio che, dopo aver ucciso il fratello - raccontano gli investigatori - volesse prendersela con lei".

Le indagini hanno confermato che è la gelosia il movente del delitto.

Rosario Saporito ha accusato infatti il fratello, residente nell'Isola, della causa della fine della sua storia con quella donna.

Una storia che per lui era diventata una vera e propria ossessione: il tentativo di chiarimento con il fratello è finito nel sangue.

I militari indagano ora sulla premeditazione del delitto e stanno cercando di stabilire la provenienza dell'arma, una 9x21 Parabellum modificata, senza matricola.

La pistola è stata inviata ai Ris di Parma perché venga analizzata.

(Unioneonline/F)
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