Triplice omicidio con suicidio finale nella notte.

Dramma a Orta Nova, nel Foggiano, dove un uomo - Ciro Curcelli - ha ucciso a colpi di pistola la moglie e le due figlie di 12 e 18 anni, poi si è tolto la vita. Lui e la moglie avevano un altro figlio, che non era in casa. Lavora a Ravenna ed è tornato questa mattina, non appena ha saputo della tragedia.

È successo tutto in pochi minuti, nella notte, in un appartamento nel pieno centro del paese.

A quanto si apprende l'uomo, un agente penitenziario, verso le due del mattino, ha sparato con la pistola d'ordinanza prima alla moglie di 54 anni, poi alle due figlie. Le ha colpite nel sonno. Poi ha chiamato i carabinieri, e infine si è suicidato con la stessa arma.

"Ho ucciso mia moglie, ho ucciso le mie figlie. Ora mi uccido. Lascio la porta aperta", ha detto al 112.

Le tre donne sono morte sul colpo, lui poco dopo in ospedale.

Sul posto i carabinieri che cercano di ricostruire la vicenda. Non hanno trovato biglietti o messaggi che spieghino l'estremo gesto.

Una strage inspiegabile, sembra. Ancor di più a sentire le parole di Marco, fidanzato di Valentina, la figlia 18enne dell'uomo: "Sapevo che erano brave persone, tranquille, senza problemi. Lei non mi ha mai parlato di problemi familiari o di altro che lasciasse presagire questo. Io e Valentina eravamo fidanzati da un anno e sette mesi, quando lei aveva problemi io ero al suo fianco per affrontarli e rimaneva sempre con il sorriso".

Una vicina di casa che abita nello stesso stabile sostiene di non aver sentito "né un litigio né un grido". "Mio figlio - racconta - ha sentito un colpo ma non pensavamo fosse un colpo di pistola. L'unica cosa che ho notato è che ultimamente lui era un po' depresso. Strava un po' tra le nuvole. Stravedeva per la moglie e le figlie, e anche per l'altro figlio che lavora a Ravenna e che è arrivato in mattinata. Erano bravissime persone".

(Unioneonline/L)
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