C'è anche l'ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, attuale consigliere regionale del Lazio con Fratelli d'Italia, tra i sei rinviati a giudizio dal gup del Tribunale di Rieti per il crollo della palazzina ex Ina Casa durante il terremoto del 2016.

Morirono sette persone.

L'edificio, secondo gli inquirenti, fu ristrutturato ma senza rispettare le norme antisismiche, in più non fu effettivamente collaudato.

Con Pirozzi ci sono anche il progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni, tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi (accusati di aver dato parere favorevole all'elaborato in presenza di palesi violazioni e di aver certificato un collaudo mai compiuto), e il comandante dei Vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore.

L'accusa è di disastro colposo plurimo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose. Il processo comincerà il 6 febbraio 2020.

"Rimango sinceramente basito - commenta Pirozzi -. Affronterò questo processo a testa alta e con la determinazione e l'onestà che mi ha sempre contraddistinto. Ho affrontato prove ben più dure come quella di vedere il mio paese in ginocchio e non consentirò a nessuno di mettere in discussione la correttezza del mio operato che sono convinto emergerà in maniera palese nel corso del processo. Non mi ha messo in ginocchio il terremoto, non lo farà un processo che poteva essere evitato".

(Unioneonline/D)
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