"L'inchiesta 'Mani pulite' è stata fermata quando è arrivata allo stesso punto del rapporto tra mafia e appalti".

Antonio Di Pietro, ex pm di Mani Pulite, torna a parlare del maxi processo che segnò la fine della Prima Repubblica. Lo fa nell'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo davanti alla corte d'assise d'appello, come testimone al processo sulla trattativa Stato-Mafia. A citarlo è stata la difesa di uno degli imputati, l'ex capo del Ros Mario Mori accusato di minaccia a Corpo politico dello Stato.

"A quell'epoca - ricorda l'ex magistrato - io sono stato fermato da una delegittimazione gravissima portata avanti in modo abnorme".

Una delegittimazione, aggiunge, svolta attraverso "una serie di dossieraggi portati avanti da personaggi su ordine di alcuni politici che hanno portato alle mie dimissioni. Da lì a poco sarebbe arrivata non solo una grossa indagine nei miei confronti ma anche una richiesta di arresti e io mi dimisi per potermi difendere. Sono stato prosciolto e ho detto che chi ha indagato su di me non poteva indagare".

Poi è tornato a parlare dei contatti con il giudice Paolo Borsellino, dopo la morte di Falcone, e dei colloqui avuti con il giudice ucciso in via D'Amelio proprio sul tema delle inchieste sugli appalti: "Davanti alla bara di Giovanni Falcone - ha ricordato - Paolo Borsellino mi disse: 'dobbiamo fare presto, dobbiamo vederci o sentirci nei prossimi. Dobbiamo trovare il sistema".

L'ex magistrato ricorda con dolore anche il suicidio dell'imprenditore Raul Gardini: "È il dramma che mi porto dentro", dice. Nel luglio del 1993, ha ripercorso, "l'avvocato di Raul Gardini, che all'epoca era latitante, mi assicurò che il suo cliente si sarebbe consegnato. Io volevo sapere che fine avessero fatto i soldi della maxi tangente Enimont. Ma la notte prima dell'interrogatorio, l'imprenditore Gardini tornò nella sua abitazione, che tenevamo sotto controllo. La polizia giudiziaria mi chiese se doveva scattare l'arresto. E io dissi di aspettare".

La mattina dopo, però, il dirigente si uccise con un colpo di pistola.

(Unioneonline/D)
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