Cibo scaduto e botte, denunciati maltrattamenti in una comunità per minori
In un episodio a un ragazzino sarebbe stato versato in testa il cibo che aveva rifiutatoDocce con l'acqua fredda, botte, cibo e medicinali scaduti: è questo il trattamento che avrebbero subito, dal 2016 al 2019, alcuni minorenni ospiti di una comunità educativa nella provincia di Bari.
In corso le indagini della Procura di Bari e della Guardia di finanza.
Nel mirino del sostituto procuratore Marcello Quercia la direttrice e rappresentante legale della cooperativa e l'educatore nella struttura, entrambi accusati di maltrattamenti.
Il secondo, in un caso specifico, avrebbe schiaffeggiato e strattonato un ragazzino, per poi versargli in testa il cibo che aveva rifiutato.
Chi non obbediva, emerge dalle indagini, veniva segregato per giorni nella propria stanze, obbligato ad andare a letto senza cena e a lavarsi con acqua fredda.
"Invitiamo l'Anci regionale a sollecitare la vigilanza e l'attenzione da parte di tutti gli Enti locali pugliesi - scrivono in una nota congiunta il Garante regionale per i diritti del minore, Ludovico Abbaticchio, e il Garante regionale dei detenuti, Piero Rossi - affinché un grande impegno a favore dei minori non sia svilito da situazioni particolari e degradate, certi che il servizio di tutela dei minori vede professionalità qualificate e competenti svolgere quotidianamente lavoro specialistico e qualificato nel territorio".
Una situazione che, sottolineano i Garanti, desta "preoccupazione e sconcerto: siamo allarmati e riteniamo necessario migliorare le collaborazioni tra le istituzioni dando la nostra disponibilità per le attività previste nel quadro legislativo di riferimento".
(Unioneonline/D)