Avranno, per la prima volta, una durata decennale i Daspo emanati dal questore di Torino, Giuseppe De Matteis.

Destinatari sono gli ultrà della Juventus coinvolti nell'inchiesta denominata "Last Banner" condotta dalla Polizia di Stato che nei giorni scorsi ha colpito i vertici del tifo organizzato della squadra.

Trentotto in totale i provvedimenti dei quali 15 con obbligo di firma, che costringeranno i tifosi a stare lontano anche per 10 anni dagli stadi.

Dei 15 provvedimenti con obbligo firma, 12 sono stati emessi nei confronti di coloro a cui è stata applicata una misura cautelare e 3 nei confronti di persone denunciate in stato di libertà ma già destinatari di Daspo pregressi.

In generale, dei 38 soggetti raggiunti dal Daspo, 12 erano già stati colpiti da provvedimenti precedenti, mentre per 26 si è trattato della prima irrogazione.

Per la prima volta, dunque, è stata applicata la nuova normativa introdotta dal decreto sicurezza bis nella parte in cui si eleva fino a 10 anni il Daspo dando la possibilità di inserire in questo provvedimento i divieti applicabili all'avviso orale o alla sorveglianza speciale previsti dal codice antimafia, per esempio il divieto di possedere e usare apparati di comunicazione radiotrasmittente e qualsiasi tipo di arma anche a modesta capacità offensiva, armi giocattolo e miscele irritanti.

È anche in corso attività di approfondimento finalizzata alla proposta della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, nonché di eventuale misura patrimoniale nei confronti di alcuni esponenti delle tifoserie coinvolte nell’indagine.

(Unioneonline/s.s.-v.l.)
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