Una domenica senza dubbio particolare quella che hanno vissuto i cittadini di Battipaglia, in provincia di Salerno, svuotata quasi completamente per consentire la bonifica della bomba di un aereo inglese trovata in un terreno e risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

Oltre 36mila persone, per un totale di quasi 20mila famiglie, sono state costrette a lasciare le proprie case, che improvvisamente si sono trovate all'interno del perimetro di una zona rossa.

Un raggio di 1.600 metri dal punto di ritrovamento dell'ordigno.

Molti hanno lasciato Battipaglia, altri hanno trovato ospitalità nei tre centri di accoglienza adibiti per fronteggiare l'emergenza, dove hanno trascorso il tempo giocando a carte, partecipando a una messa, guardando un film.

Non ha retto allo stress un'anziana di 86 anni, già gravemente malata, le cui condizioni sono improvvisamente precipitate rendendo vano anche il tentativo di rianimarla da parte dei medici in servizio all'interno della struttura. Poco dopo un uomo, anch'egli 86enne, ha avuto un infarto, ed è stato trasferito all'ospedale di Eboli.

L'intervento di bonifica è durato sei ore: gli artificieri del 21/mo Reggimento Guastatori di Caserta lo hanno diviso in quattro fasi. Dopo aver effettuato un foro sulla bomba, hanno svuotato l'esplosivo con un getto d'acqua ad alta pressione. Successivamente il materiale estratto è stato bruciato ed è stata fatta brillare la spoletta. Quel che resta della bomba, ha annunciato il sindaco Cecilia Francese, sarà conservato nell'atrio del Municipio.

(Unioneonline/D)
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