Vuoi provare le scarpe? Allora paghi dieci euro. Succede in un negozio di Mirandola, in provincia di Modena, dove il negoziante in questione ha pensato di risolvere in questo modo la feroce concorrenza del web.

Sono sempre più numerosi, infatti, i casi di molti utenti che utilizzano i negozi per provare le scarpe e identificare la taglia più adatta, per poi completare l'acquisto sul web dove il prodotto costa meno.

Il caso di Mirandola è stato segnalato da Federconsumatori, che spiega: "Una signora ci ha segnalato di aver appreso della richiesta solo una volta all'interno del negozio, e che la cosa veniva giustificata come causata dagli abusi di qualcuno. La signora ha abbandonato immediatamente il locale, che certamente non frequenterà più nel futuro".

Secondo Federconsumatori "è necessario che una regola così discutibile, come quella di far pagare la prova di abiti o calzature, sia indicata con grande evidenza all'ingresso del locale commerciale, e non al proprio interno. Questo per consentire al cliente di scegliere se entrare o meno".

"Inoltre - conclude l'associazione - deve essere specificato che la regola sarà applicata a tutti i non acquirenti, e non in modo arbitrario".

Sono tuttavia già in molti a chiedersi se, indipendentemente dal fatto che sia specificato o meno, un provvedimento del genere sia davvero opportuno.

Il dibattito è aperto.

(Unioneonline/v.l.)
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