Strutture ricettive inesistenti per il fisco, ma cliccatissime online, appartamenti e camere affittati in nero in località esclusive del turismo italiano.

È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza nel corso delle operazioni di controllo svolte, nel corso dell'estate, verso i proprietari di seconde e terze case destinate ad essere affittate in località turistiche.

I risultati parlano chiaro: dei 404 controlli complessivamente svolti, due su tre sono risultati irregolari con un totale di 1.680 violazioni rilevate.

In Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio i casi più numerosi, con ricavi non dichiarati per oltre 1 milione di euro e Iva evasa per oltre 140mila euro.

La Guardia di Finanza ha in particolare individuato a Catania 11 strutture ricettive irregolari di cui 5 completamente abusive perché sprovviste delle necessarie autorizzazioni di inizio attività rilasciate dal Comune e non in regola con gli obblighi tributari.

Denunciati all'autorità giudiziaria anche otto gestori per aver omesso di comunicare alla Questura i nominativi dei loro clienti o per aver effettuato dichiarazioni mendaci circa il numero di posti letto autorizzati. Alle "Cinque terre" l'80% degli operatori turistici controllati ha dichiarato agli Enti territoriali competenti di disporre di un numero di camere e/o posti letto inferiore a quelli effettivamente riscontrati all'atto delle ispezioni.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata