Ha confessato il 17enne principale sospettato del lancio del cassonetto che ha ferito un 12enne francese sulla spiaggia di Bergeggi, in provincia di Savona.

Ai carabinieri ha spiegato di "non sapere che sotto c'erano delle persone" ed era anzi convinto di "lanciarlo direttamente in mare". "Si è detto molto dispiaciuto", ha detto il comandante del Reparto investigativo dei carabinieri di Savona Dario Ragusa.

Le indagini si erano concentrate su di lui quando i carabinieri hanno interrogato tutti i giovani presenti quella notte nella vicina discoteca La Kava. Il 17enne era caduto in alcune contraddizioni durante l'interrogatorio. Poi la confessione.

IL LANCIO DA VENTI METRI - L'episodio si è verificato nella notte tra venerdì e sabato quando il 12enne, in campeggio con la famiglia in Liguria, è stato colpito "di rimbalzo" mentre dormiva in tenda da un bidone dell'immondizia del peso di dieci chili, lanciato a venti metri di altezza.

Fino a un'ora prima, hanno detto i carabinieri di Savona in conferenza stampa, "nel punto dell'impatto dormiva la sorella della vittima che fortunatamente si era da poco spostata per ragioni di comodità. Una coincidenza fondamentale dato che altrimenti l'impatto l'avrebbe uccisa".

Il ragazzino, intanto, è ancora ricoverato all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, in prognosi riservata. Nell'urto ha riportato un grave trauma cranio facciale.

(Unioneonline/D)
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