"Quest'anno possiamo nutrire delle speranze verso la verità. L'anno scorso, ci sono stati degli impegni presi dal Governo che si cominciano ad avviare, come la digitalizzazione degli atti e i fondi messi a disposizione dalla Cassa Ammende e Csm".

Sono le parole di Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime, nelle celebrazioni oggi a Bologna in ricordo della strage del 2 agosto 1980, quando a causa dell'esplosione di una bomba alla stazione centrale 85 persone rimasero uccise, oltre duecento i feriti.

''Tutto ciò - ha ancora aggiunto Bolognesi - fa ben sperare che si stia per arrivare a chiudere la partita sui risarcimenti aperta nel 2014''.

L'orologio fermo all'ora dell'esplosione a Bologna (foto da Google)
L'orologio fermo all'ora dell'esplosione a Bologna (foto da Google)
L'orologio fermo all'ora dell'esplosione a Bologna (foto da Google)

"Chi ha cercato di non far arrivare alla verità sulla strage di Bologna è ancora attivo e in campo - ha poi tuonato - . Di nuovo viene tirata in ballo la pista palestinese per intralciare indagini e confondere l'opinione pubblica". "È normale che lo facciano gli avvocati degli imputati - ha quindi specificato - ma quando si cimenta, in questa operazione, gente che si dice di sinistra non è facile".

"Noi non guarderemo in faccia nessuno - avverte Bolognesi - andremo avanti per la nostra strada e faremo in modo che i nostri avvocati perseguano fino in fondo questi personaggi, di qualsiasi partito siano".

MATTARELLA - "La disumana ferocia della strage alla stazione di Bologna è parte incancellabile della memoria del popolo italiano e della storia della Repubblica. Il trentanovesimo anniversario dell'attentato terroristico ci richiama, anzitutto, a un rispettoso raccoglimento dinanzi alle vite crudelmente spezzate", ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel suo intervento ha poi specificato come "le istituzioni, grazie all'opera meritoria dei suoi uomini, sono riuscite a definire una verità giudiziaria, giungendo alla condanna degli esecutori e portando alla luce la matrice neofascista dei terroristi. L'impegno profuso non è riuscito, tuttavia, a eliminare le zone d'ombra che persistono sugli ideatori dell'attentato. È una verità che dovrà essere interamente conquistata, per rendere completa l'affermazione della giustizia".

(Unioneonline/v.l.)
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