Prima conferenza stampa degli inquirenti nell'ambito dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, necessaria dopo giorni in cui si è parlato di ombre, misteri, elementi che non tornavano nella ricostruzione dei fatti.

Il primo a parlare è il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino, a proposito dell'interrogatorio dei due arrestati, Christian Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee: "Gli indiziati - ha detto - sono stati individuati e interrogati dai magistrati nel rispetto della legge. Gli interrogatori sono stati effettuati con tutte le garanzie difensive alla presenza dei difensori, dell'interprete e previa lettura di tutti gli avvisi di garanzia previsti dalla legge. Gli interrogatori sono stati anche registrati".

E la foto di Natale Hjorth, bendato e ammanettato? "Accerteremo i fatti senza alcun pregiudizio - ha aggiunto - e con il rigore già dimostrato da questa procura in altre analoghe vicende".

Mario Cerciello Rega e la moglie (foto Fb)
Mario Cerciello Rega e la moglie (foto Fb)
Mario Cerciello Rega e la moglie (foto Fb)

Al comandante dei carabinieri di Roma, Francesco Gargaro, tocca la ricostruzione di quella drammatica notte: Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale "sono stati aggrediti immediatamente" dai 2 americani. "Non c'è stata possibilità di usare armi, di reagire - ha detto -. Nel momento in cui si sono qualificati sono stati immediatamente aggrediti, pochi attimi in cui Varriale è stato sopraffatto e buttato a terra".

Ma soprattutto, ha chiarito, Cerciello non era armato: "Aveva dimenticato la pistola, è stata probabilmente una dimenticanza, ma ciò non toglie che non aveva alcuna possibilità di reagire". Che la vittima fosse disarmata si legge anche nell'ordinanza di convalida del fermo dei due americani, a demolire la legittima difesa putativa ipotizzata dalla difesa di Elder Finnegan Lee.

"Non c'è stato tempo di reagire - ha aggiunto Gargaro -: Andrea Varriale non poteva sparare ad un soggetto in fuga altrimenti sarebbe stato indagato per un reato grave".

Per Gargaro non c'è niente che non sia chiaro, anzi "voglio esprimere disappunto e dispiacere per le ombre e i presunti misteri che sono stati sollevati e diffusi in merito a questa vicenda. La ricostruzione attenta e scrupolosa ha dimostrato la correttezza e regolarità di questo intervento - ha sottolineato -, analogo e ricorrente nella città di Roma".

(Unioneonline/D)
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