L'ondata di maltempo che ha colpito la costa adriatica si è particolarmente accanita su Pescara.

Nella città abruzzese si è verificata una grandinata di violenza inaudita. Chicchi grandi come arance che piombavano sulle teste dei passanti. Poi una forte alluvione.

"Un fenomeno mai visto, ci troviamo di fronte ad una situazione meteorologica nuova", dice il comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti. "La città è impraticabile, vigili e operai sono tutti in strada ma non bastano per servire l'emergenza", fa sapere il sindaco Carlo Masci, che parla di fenomeno "straordinario". "Sembrava un bombardamento", riferiscono alcuni testimoni.

Trenta persone sono finite in ospedale per via della grandinata, tra di loro anche qualche trauma cranico, oltre a tagli sopraccigliari, alla testa e alle braccia che hanno richiesto punti di sutura. Tra le persone ferite anche una donna incinta.

Per chi gira in città lo scenario è apocalittico: vetri infranti, auto danneggiate, gente in lacrime.

La successiva, violentissima, alluvione ha fatto il resto. Case e negozi allagati, automobili inabissate, letteralmente sepolte d acqua, fango e foglie.

E, per chiudere il cerchio, l'ospedale cittadino allagato. L'acqua ha invaso il piano terra e costretto le sale operatorie allo stop. Cucine, farmacia e parcheggi sono totalmente fuori uso, basti pensare che nel parcheggio dipendenti l'acqua ha raggiunto i due metri e distrutto decine di auto.

Ora ha smesso di piovere, ma il lavoro inizia adesso..

(Unioneonline/L)
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