Ha rubato le password per accedere ai conti correnti della società per cui lavorava, ha alterato il software gestionale dell'azienda e simulato l'esecuzione di pagamenti ai fornitori per circa 800mila euro, sostituendo le coordinate bancarie dei destinatari dei bonifici con le sue e quelle di altre persone a lei vicine, tra cui il figlio minorenne.

È successo in provincia di Varese tra giugno 2018 e febbraio 2019, la dipendente infedele è stata arrestata oggi con le accuse di frode informatica, truffa e riciclaggio.

Alla donna sono stati anche sequestrati beni per circa 800mila euro, tra cui una barca a vela di 10 metri, un'auto e due moto pagate con bonifici provenienti dalla società truffata. Anche il convivente della donna risulta indagato, i soldi sarebbero stati usati per viaggi, affitti in località turistiche e cene per migliaia di euro.

Tutto è partito dai sospetti di anomalie contabili e dagli ammanchi scoperti dagli amministratori della società per cui la donna lavorava con mansioni amministrative. L'inchiesta ha permesso di accertare un "ingegnoso e consolidato metodo truffaldino" messo in piedi dalla dipendente, che aveva sottratto le password d'accesso ai conti al direttore finanziario, per poi sostituire i conti dei legittimi destinatari dei bonifici.

Già in passato la donna era stata denunciata dai precedenti datori di lavoro per "reati contro il patrimonio e in ambito finanziario".

(Unioneonline/L)
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