Matteo Salvini anticipa gli arresti a operazione in corso, sette dei dieci cinesi da sottoporre a misura cautelare sfuggono alla cattura e la Procura di Prato esterna tutta la sua irritazione.

"Si erano fronteggiati a Prato con coltelli e pistole per il controllo della prostituzione: dieci cinesi, tra cui sei clandestini, sono stati arrestati. Grazie ai carabinieri! Nessuna tolleranza per i delinquenti: per loro la pacchia è finita", ha dichiarato il ministro intorno alle 10. Una cosa che Salvini fa spesso, sui social o in tv, e visto che questa sera è atteso a Prato per la campagna elettorale in vista del ballottaggio per l'elezione del sindaco, questa operazione in città cascava proprio a fagiolo.

Peccato che alle 13, tre ore dopo la sua dichiarazione, pare che fossero solo tre le ordinanze di custodia cautelare già eseguite. Gli altri sette cinesi sono riusciti, per ora, a sfuggire alle forze dell'ordine.

L'anticipazione di Salvini ha "colto di sorpresa" gli investigatori dell'Arma e ha fatto "irritare", stando a quanto si apprende, il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi.

Una cosa simile è successa lo scorso dicembre, per un'inchiesta sulla mafia nigeriana. Allora fu il procuratore Armando Spataro ad attaccare il ministro. "La notizia in questione è intervenuta mentre l'operazione era (ed è) ancora in corso con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa", disse.

(Unioneonline/L)
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