Sono ripresi i viaggi di barconi verso la Sicilia, mentre decine di migranti annegano al largo della Tunisia, ma il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, tira dritto e dal Viminale arriva la notizia del sequestro della nave Mare Jonio.

"Notificato alle ore 20.45 il 'sequestro preventivo' della Nave Mare Jonio che la politica disumana chiedeva da stamattina. Indagato il Comandante. Da adesso nessuna nave della società civile nel Mediterraneo Centrale": lo ha scritto su Twitter Mediterranea Saving Humans, l'Ong cui fa capo la Mare Jonio, che ha salvato 30 migranti a bordo di un gommone in avaria al largo della Libia.

La nave ha poi attraccato a Lampedusa, dove è avvenuto il sequestro da parte della Guardia di finanza con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

"Il sequestro - ha scritto su Twitter Mediterranea - è un atto per tentare di fermarci. Ma l'importante per noi è che le persone siano salve. L'unico crimine è far morire la gente in mare o in Libia".

La Mare Jonio, ha commentato Matteo Salvini, "non entrerà a Lampedusa da nave libera, ma non voglio portar via lavoro ai magistrati che stanno lavorando. Faccio il ministro dell'Interno e garantisco la sicurezza di questo Paese". Si accoda a ruota il vicepremier Luigi Di Maio: "Credo che le decisioni che sono state prese, come sempre, sono decisioni di tutto il governo".

Nelle stesse ore un tweet di Alarm Phone riporta che "almeno 70 migranti sono annegati al largo di Sfax, Tunisia, in un naufragio". Secondo le autorità tunisine, tre migranti sono stati trovati morti annegati e altre decine risultano dispersi dopo il naufragio di una barca in acque internazionali al largo del Paese africano. Una barca da pesca è riuscita a salvare 16 migranti, ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Mohamed Zekri. Secondo i sopravvissuti, tra 60 e 70 africani sub-sahariani erano a bordo dell'imbarcazione partita giovedì da Zouara, in Libia.

Ancora nel pomeriggio settanta migranti sono stati recuperati al largo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia di finanza. Per il sindaco, Totò Martello, "sono tutti uomini e stanno per arrivare sull'isola".

(Unioneonline/D)
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