Nessun colpevole per Pischedda, il giovane poliziotto sardo morto in servizio

Nessun colpevole per la morte di Francesco Pischedda, l'agente sardo di 28 anni in servizio alla Poliza stradale di Bellano (Lecco).

L'agente è tragicamente caduto in servizio il 2 febbraio 2017: stava inseguendo un ladro in fuga quando è precipitato giù dal cavalcavia della Statale 36, alto sette metri. La caserma di Bellano è intitolata a lui.

Il gip del Tribunale di Lecco Salvatore Catalano ha accolto la richiesta avanzata dal pm Paolo Del Grosso di archiviare il fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

All'istanza si erano opposti gli avvocati della famiglia del giovane poliziotto, chiedendo che si indagasse ancora, in particolar modo sul modo in cui sono stati gestiti i soccorsi. Pischedda rimase infatti quasi due ore e mezza a terra sull'asfalto, sotto la pioggia, prima di essere traspostato in ospedale, una struttura non adeguata per la gravissima emorragia interna che aveva Paolo, provocata dalla rottura dell'aorta. Quindi il trasporto a Lecco, dove è arrivato - quasi esanime - quasi sei ore dopo i fatti.

Il gip ha accolto la tesi della Procura, secondo cui le lesioni riportate da Pischedda erano talmente gravi da non lasciargli scampo. Il fattore tempo, insomma, non ha influito sulla sua morte.