Diffidata dal proseguire le sue attività la Mare Jonio. La nave che nei giorni scorsi è stata al centro delle cronache dopo aver portato a Lampedusa 49 migranti soccorsi in mare, è stata ispezionata al porto di Marsala (Trapani).

In azione, venerdì scorso, c'erano i militari della Guardia costiera che sono saliti a bordo dopo un'avaria non meglio precisata a un generatore.

Eseguita la verifica tecnica per la riconvalida della certificazione, il comandante ha ricevuto la diffida dall'eseguire operazioni di salvataggio "in modo stabile e organizzato - spiega la Guardia costiera - fino a quando l'unità in questione non venga adeguata alla normativa di settore e certificata per il servizio di 'salvataggio'".

La decisione è stata presa "anche al fine di non mettere in pericolo le persone assistite e lo stesso equipaggio".

La nave è stata infine sanzionata per alcune irregolarità di bordo.

"La Mare Jonio non è bloccata - chiarisce Alessandra Sciurba, portavoce della Mediterranea Saving Humans - , c'è una diffida ad effettuare l'attività Sar. Cosa voglia dire non si sa, c'è una produzione molto creativa di documenti in questo momento. La diffida sarà comunque visionata dai nostri legali".

Infatti, conferma, "partiremo a breve per la nostra attività di monitoraggio e denuncia delle violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo, come abbiamo sempre fatto, perché questo è l'obiettivo della nostra missione. Di fronte a persone che annegano, non ci vuole una autorizzazione Sar per soccorrerle. Qualunque natante - conclude - è obbligato dal diritto del mare a salvare la vita a persone in pericolo".

(Unioneonline/s.s.)
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