"Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di...».

È la frase choc pronunciata da una ragazzino, in una scuola media di Ferrara, contro un bambino ebreo, aggredito fisicamente e verbalmente nella palestra dell'istituto da un gruppo di compagni di classe.

L'episodio è stato riportato dall'edizione locale de "Il Resto del Carlino", e a denunciare i fatti la rappresentante di classe.

"È inaccettabile che accadano simili episodi", ha raccontato la donna al quotidiano. "Non si può far passare sotto silenzio questo chiaro segnale di antisemitismo strisciante".

"Questa aggressione – prosegue – è una preoccupante cartina di tornasole del clima di latente antisemitismo che aleggia anche nelle scuole. Un abisso verso cui ci stiamo calando tutti. Mi spaventa ancora di più perché questo sentimento di odio evidentemente alberga anche tra i bambini".

Dura la reazione dell'Osservatorio sull'antisemitismo di Milano, che per il tramite della direttrice Betti Guetta parla di un "episodio allucinante".

In giornata la dirigente scolastica riceverà la rappresentante e la madre del bambino oggetto dell'aggressione per decidere quali provvedimenti adottare nei confronti dei "bulli".

"So che la questione era già stata affrontata all’interno della classe – ha spiegato la preside al Resto del Carlino - tra docenti e studenti. Peraltro, il ragazzino responsabile dell'aggressione, una volta scoperto, si è scusato e ha promesso che non farà mai più cose simili. Comunque ho in programma di convocare un consiglio di classe straordinario per capire meglio, anche con i professori, quello che è accaduto".

(Unioneonline/v.l.)
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