Guai per Cesare Paladino, padre della fidanzata del premier Conte, Olivia, che secondo quanto riportato dal Corriere della Sera rischia di finire sotto processo con l'accusa di aver trattenuto la quota della tassa di soggiorno pagata dai clienti dell'hotel che gestisce, il Plaza di Roma, per un totale di poco superiore a 2 milioni mai versati nelle casse del Campidoglio.

Il Grand hotel Plaza è uno dei più noti della Capitale, e "secondo gli accertamenti disposti dalla Procura e affidati un anno fa alla polizia municipale dal procuratore aggiunto Paolo Ielo – scrive il Corriere - è emerso che Paladino, 77 anni, avrebbe omesso i versamenti per 5 anni consecutivi, tra il 2014 e il 2018. Il regolamento attuativo della delibera approvata dal Campidoglio il 29 luglio 2010 prevede che ogni albergatore abbia l'obbligo di girare al Comune i soldi pagati dai clienti per il contributo di soggiorno alla scadenza del sedicesimo giorno della fine di ciascun trimestre solare".

"Secondo il pubblico ministero – prosegue sempre il Corriere - Paladino non avrebbe dato corso all'obbligo previsto dalle norme".

Cesare Paladino è amministratore unico della società Unione Esercizi Alberghieri di Lusso s.r.l. che gestisce l'hotel. E proprio a questa società farebbero capo una serie di "trasgressioni".

"La prima violazione risale al 2014 – specifica ancora il Corriere - quando si è trattenuto 301 mila e 649 euro. Poi nel 2015 non ha versato 545mila e 273 euro. Anche nel 2016 è risultato inadempiente per altri 563mila e 220 euro. Nel 2017 ha dimenticato di depositare sui conti capitolini 549mila e 353 euro. Infine l'ultimo addebito contestato dal pm risale al 2018: in questo caso il mancato versamento della tassa di soggiorno è di 88mila e 712 euro. Il totale è appunto 2 milioni e 47mila 677 euro. La somma è stata sequestrata lo scorso 29 giugno dal gip, su richiesta del pm".

Nel mirino della Procura con riferimento ai mancati versamenti della tassa di soggiorno sarebbero finiti anche altri proprietari e gestori di hotel e bed & breakfast, per un totale di circa 40 persone.

(Unioneonline/v.l.)
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