Forze dell'ordine in azione anche in Sardegna per sgominare l'ennesima rete messa in piedi da pedofili desiderosi di scambiarsi online immagini e video di minori.

Gli agenti della Polizia postale hanno dato il via a un'operazione che, partendo da Trieste, ha coinvolto, oltre all'Isola, numerose altre regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Liguria, Marche, Lazio, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Trentino ed Emilia Romagna.

Una raffica di controlli e perquisizioni che ha portato a un arresto e all'iscrizione nel registro degli indagati di 33 persone, che dovranno rispondere dell'accusa di pedopornografia e sfruttamento sessuale minorile.

Le indagini, coordinate dal Cnpo della Polizia postale di Roma, sono partite nell'aprile scorso, quando gli uomini della Questura di Udine hanno scoperto su Instagram un profilo dove venivano pubblicizzate piattaforme social e di messaggistica istantanea attraverso le quali, con modalità di ingaggio e permanenza particolarmente stringenti, si sarebbero potuti visualizzare e scambiare contenuti di natura pedopornografica.

Gli agenti si sono dunque finti utenti interessati a usufruire dello squallido servizio, riuscendo a entrare nella cerchia ristretta di pedofili in contatto fra loro.

Quindi, dopo aver raccolto indizi a sufficienza, hanno fatto scattare il blitz, mettendo fine alla sordida attività delle persone coinvolte.

(Unioneonline/l.f.)
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