Alessio Vinci, 18 anni, originario di Ventimiglia, era un brillante studente di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino. La sua vita si è interrotta tragicamente il 18 gennaio scorso, dopo un volo di circa dieci metri da una gru, in un cantiere del Porte Maillot, a Parigi, in Francia.

La sua famiglia, i suoi amici e tutti coloro che gli volevano bene lo stavano cercando a Torino. Come mai il suo corpo si trovava in quel cantiere? Come mai si era recato a Parigi? Domande che si accavallano in modo vertiginoso nella mente dei familiari e degli investigatori che stanno cercando di sbrogliare la matassa e sciogliere i dubbi che gravitano attorno a questa vicenda.

Alessio era conosciuto e apprezzato per la sua brillante intelligenza. Uno studente modello che era riuscito ad entrare all'università un anno in anticipo. Viveva con il nonno, a cui era profondamente legato. Il caso è stato chiuso dagli inquirenti francesi come suicidio. Sì, Alessio si sarebbe suicidato, secondo gli investigatori francesi. Ma i dubbi restano e sono tanti. Perché Alessio si era recato in Parigi senza dire niente a nessuno? Dalle indagini emerge che in data 17 gennaio sarebbe giunto a Parigi in treno e avrebbe effettuato due transazioni di denaro abbastanza cospicue. Raggiunge la Francia da Torino, poi sale su una metro e dopo uno step di quattordici fermate raggiunge l’Hotel Le Meridien Etoile a Porte Maillot, nella capitale francese. Sembrerebbe inoltre che non avesse prenotato neppure la stanza.

Era ben vestito, indossava una giacca nuovissima, acquistata a Torino e pagata ad una cifra decisamente fuori portata per le sue tasche. Soldi che certamente non avrebbe potuto avere, dato che si manteneva con la pensione del nonno. La sera prima che sparisse nel nulla l’ha trascorsa in un locale: era felice e si sarebbe vantato di una grossa vincita al Casino. Non ci sono state conferme in merito alla vincita, a parte dai clienti del locale presso cui si trovava quella sera.

Giunto in albergo, Alessio trascorre tutto il pomeriggio e la sera all’interno della sua stanza. Stava aspettando forse qualcuno? Dalle telecamere si evince che sarebbe uscito soltanto per fumare. Esce dalla struttura alberghiera a notte fonda. Il suo cadavere viene rinvenuto all’indomani mattina.

Un arco temporale pregno di ombre e misteri: cosa accade in quelle ore? Il caso è seguito dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha Visto?”, grazie al lavoro giornalistico di Emily De Cesare e Marina Borrometi. Una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire.

Il giovane ha lasciato una lettera, scritta in francese e indirizzata al tanto amato nonno, in cui si legge: “Non voglio dirvi perché ho fatto quel che ho fatto, ma voi potrete sapere che io sono solo una persona che è troppo stanca per andare avanti. Se mi ricordate come un giovane pazzo, me ne frego di quello che penserà la gente. Chiedo soltanto una cosa e io so che qualcuno lo farà. Fate vedere a tutti questo messaggio”.

Secondo la dr.ssa Rossana Putignano (psicologa clinica, psicoteraupeta psicanalista, psicologa forense e psicodiagnostica della Divisione Sud del Crime Analyst team) “Il messaggio di addio scritto in francese, lasciato da Alessio affinché fosse recapitato al nonno residente in Italia, ha il sapore di un depistaggio: a rigor di logica avrebbe potuto scriverlo prima di intraprendere il viaggio per Parigi. Non sembra un viaggio programmato, tanto meno un suicidio programmato. Infatti, sembra che Alessio fosse addirittura “felice” per la vincita al casinò di cui si vantava in giro. È probabile che volesse fare un investimento ma dubito che volesse suicidarsi. Al momento, infatti, non si conoscono le ragioni per cui Alessio dovesse porre fine alla sua giovane vita, non si hanno dati in merito a eventuale ideazione suicidaria o di depressione grave in corso. In ordine a tale ragione, sarebbe utile effettuare una “autopsia psicologica” sulla scorta di alcuni dati da raccogliere con la famiglia e coloro che lo conobbero”.

Ha scritto anche un messaggio in codice su un foglio, al rovescio, mentre si trovava ancora nella sua stanza d’albergo. Lo fotografa con la fotocamera del pc e lo lascia come sfondo del computer. “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”, è il misterioso messaggio. “Il miglior genitore che avrebbe potuto avere”, lo invia ad un’amica di famiglia, rivolgendosi al nonno. Aggiunge inoltre “Digli che questa volta non tornerò più”.

Cosa è successo ad Alessio Vinci? Qual è il significato dei suoi messaggi e perché si è recato a Parigi? Tante le ipotesi avvalorate dagli investigatori. Si è parlato di Blu Whale, di Darkweb e tanto altro, ma la matassa non sembra essere stata ancora sbrogliata. Cosa significa E.T.P. je sais CAM 381ASLCM? La sigla ETP, secondo alcune ricerche, ricondurrebbe al alcuni strumenti finanziari e fondi d’investimento legati alla macro famiglia dei prodotti a indice quotati. ETP sono anche delle lettere che possono singolarmente richiamare i numeri 3-7-9. E(3)-T(7)-P(9). I numeri 3,7 e 9, se associati ad una lettera generano l’acronimo CGI, ovvero Computer-Generated Imagery, ovvero “Immagini generate al computer”. 2A, indirizza le ricerche verso il “II arrontissement” di Parigi, edifici che oggi sono le sedi delle vecchie Borse di Parigi e della Biblioteca nazionale francese.

Sempre secondo le ricerche effettuate in rete, digitando “LCM”, saltano fuori aziende che si occupano di brokeraggio online con sedi in tutto il mondo. Stava forse cercando questo Alessio o si tratta di coincidenze? La sigla PTE, sul web, porta ad innumerevoli risultati, tra cui ad aziende con sede anche in Italia che si occupano di registrazioni online. Può essersi loggato per effettuare delle operazioni che non ha rivelato a nessuno? Il codice 381A2LCM che ha scritto e che ancora non è stato decifrato, potrebbe condurre a un sito attraverso il quale è possibile effettuare dirette web online con altre persone.

È entrato in contatto con qualcuno a Parigi o attraverso il suo pc? Ha parlato con qualcuno prima di morire o tramite webcam? Ricordiamo che nelle ore antecedenti la scomparsa, il giovane è rimasto dentro la sua stanza d’albergo. Si è visto e sentito con qualcuno attraverso siti web in cui è possibile effettuare videochiamate con altre persone, anche all’estero? Il web offre spunti interessanti in tal senso.

La dr.ssa Mary Petrillo (criminologa e psicologa coordinatrice del Crime Analysts Team e docente all'università Niccolò Cusano, dice: “Alessio Vinci, un caso che ha destato molto interesse in quanto, legata alla scomparsa del ragazzo, c'è stata poi una morte inspiegabile, si pensa ad un suicidio, ma le molte strane incongruenze del caso in questione poco fanno propendere per questo epilogo. La cosa che ha reso molto controverso questo caso è stato lo strano viaggio intrapreso dal ragazzo alla volta di Parigi, comportamento anomalo per un soggetto che vuole suicidarsi. Quando una persona vuole togliersi la vita non pensa di farlo intraprendendo un viaggio, a meno che il luogo scelto sia legato a qualche evento particolare della propria vita, quindi scandagliare la vita di questo ragazzo potrebbe portare ad un chiarimento in tal senso. Altra particolarità legata alla morte di Alessio è il ritrovamento di uno strano messaggio criptato. A tal riguardo durante la trasmissione Chi l'ha Visto in onda su Rai3, i telespettatori, ormai molto attenti alle vicende di cronaca, hanno lanciato idee ed ipotesi di quale possa essere il significato di questo messaggio, nella maggior parte dei casi i telespettatori hanno espresso pensieri circa un eventuale collegamento con il trading on line e forse anche con la criptovaluta; a tal riguardo dobbiamo precisare che "Il cybercrime spesso utilizza come “spazio d’azione” il cosiddetto Deep Web, spazio web oscuro e praticato perché fornisce la non tracciabilità e quindi il completo anonimato, in pratica è quello spazio web che definisco la “terra degli invisibili". Queste ipotesi collegate al deep web e ai bitcoin, al trading on line sembrerebbero avvalorare la tesi di una eventuale grossa disponibilità di denaro da parte del ragazzo, però lo stesso messaggio pare recare in sé anche collegamenti con la salute fisica e mentale, in particolare alcune lettere sembrerebbero essere acronimi legati alle cellule tumorali, personalmente ho ritrovato anche eventuali commistioni con il gergo militare e questo potrebbe aprire altri scenari che fanno ipotizzare eventuali collegamenti con i cosiddetti “foreign fighters “? E poiché il ragazzo era iscritto ad ingegneria aerospaziale e sembrerebbe essersi distinto con la sua intelligenza e capacità si potrebbe ipotizzare che sia stato forse contattato per questo da qualcuno; in un certo senso può ricordare la terribile vicenda di Davide Cervia. Credo che questo caso vada studiato a fondo e senza lasciare nulla di intentato, per poter venire a capo di quanto possa essere accaduto a questo ragazzo. Noi del Crime Analysts Team abbiamo trattato casi di suicidio sospetti "con voli dall'alto", con nessuna apparente connessione con la vittima. Ed è per questo che stentiamo a credere al suicidio volontario”.

Angelo Barraco
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