Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato Fortogna e Longarone, per rendere omaggio ai duemila morti della tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963.

L'occasione, per il Capo dello Stato, per pronunciare un significativo discorso sulla difesa dell'ambiente e del paesaggio.

"Di fronte a tragedie come quella del Vajont - ha detto Mattarella - la Repubblica è chiamata, anzitutto, a esprimere il proprio dolore a quanti, vittime e sopravvissuti, ne sono stati colpiti .Ma non ci si può limitare al cordoglio".

"La Repubblica - ha aggiunto - è in qualche modo, responsabile di quanto avviene sul suo territorio e quindi ha motivo di scusarsi con chi ha sofferto le conseguenze di disastri di questo genere. Ma è, al contempo, vittima anch'essa delle scelte e dei comportamenti di coloro che hanno concorso al realizzarsi di immani sciagure", come quella del Vajont.

Mattarella, accolto dal governatore del Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Longarone Roberto Padrin, ha anche sorvolato il territorio del Bellunese colpito, lo scorso autunno, dal tornado Vaja.

"Siamo sull'orlo di una crisi climatica globale", ha commentato il presidente, spiegando che "il rapporto con la natura" deve garantire "gli equilibri dell'ecosistema".

(Unioneonline/l.f.)
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