Sta facendo discutere il volantino pubblicato in un post su Facebook (poi rimosso) dai Giovani della Lega Salvini Premier di Crotone in occasione dell'8 marzo.

Un manifesto, in sei punti, che intende identificare chi, secondo i militanti del Carroccio, offenderebbe il reale ruolo della donna.

Il testo si scaglia contro la pratica dell'utero in affitto e le quote rosa, ma non solo.

Anche contro chi "contrasta culturalmente il ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia, offende la sua dignità" oppure chi "rivendicando una sempre più marcata autodeterminazione della donna "suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell'uomo".

Sotto accusa infine anche le proposte di legge che sostituiscono le parole "mamma" e "papà" con "genitore 1" e "genitore 2" e le presunte strumentalizzazioni della donna "per finalità meramente ideologiche" al solo scopo "di fare la rivoluzione".

Considerazioni che hanno scatenato le reazioni del web, che ha tacciato lo scritto di sessismo e oscurantismo.

A smarcarsi dalle tesi espresse nel volantino anche il vicepremier Matteo Salvini.

"Non ne sapevo niente e non ne condivido alcuni contenuti. Lavoro per la piena parità di diritti e doveri per uomini e donne, per mamme e papà", ha detto il ministro dell'Interno.

(Unioneonline/F)
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