Ha denunciato quel prete che aveva ripetutamente abusato di lui quando era un bambino oggi che ha 40 anni.

Ne aveva appena nove ai tempi la vittima, un uomo della provincia di Lecce che ora vive all'estero, e che ha deciso di sporgere querela e raccontare la sua storia tramite la Rete L'Abuso - Associazione sopravvissuti agli abusi sessuali del clero.

L'uomo si è fatto una nuova vita e una famiglia, ma nel 2016 tutto sarebbe tornato a galla: di qui la decisione di denunciare quanto accaduto e querelare il parroco.

Gli abusi sarebbero durati sette lunghissimi anni, da quando il bimbo ne aveva nove fino ai 16. Il prete lo avrebbe molestato ripetutamente, approfittando della sua fragilità per la separazione dei genitori e del suo desiderio di prendere i voti. Desiderio che proprio quegli abusi gli hanno fatto passare, visto che il ragazzo, all'epoca, decise di fuggire all'estero per la disperazione, per lasciarsi tutto alle spalle.

Nel 2016 tutto sarebbe tornato a galla anche per via di una telefonata, registrata. Le parole del prete nei confronti dell'uomo suonano come un'ammissione: "Era la natura, era una debolezza, era un atto di affetto per non farti male", gli ha detto. Poi, la singolare richiesta: "Mi dai l'Iban che ti faccio un regalo?".

La Diocesi di Lecce si dissocia da quanto accaduto: "Abbiamo immediatamente adottato nei confronti del sacerdote in questione tutti i provvedimenti cautelativi consentiti dalla normativa ecclesiastica vigente. Non abbiamo mai coperto gli abusi".

(Unioneonline/L)
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