La polizia di Milano ha arrestato 15 persone responsabili a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni.

Le indagini, partite dall'incendio divampato il 14 ottobre scorso all'interno dell'area dove ha sede lo stabilimento di proprietà di Ipb tra i quartieri Bovisasca e Quarto Oggiaro, gestito al momento dei fatti dall'azienda che si occupa di gestione e stoccaggio rifiuti, ha portato all'individuazione di un'ampia rete di persone in tutta Italia che, con diversi ruoli e mansioni, hanno gestito abusivamente quantitativi ingenti di rifiuti speciali, per lo più rifiuti indifferenziati urbani per un quantitativo di non meno di 37mila metri cubi.

I rifiuti, provenienti in buona parte dal sud Italia e in particolare dalle zone di Napoli e Salerno, mediante ditte di trasporto, autisti e varia manovalanza coinvolta non venivano smaltiti regolarmente nei siti autorizzati, ma accumulati ed abbandonati all'interno di vasti capannoni (affittati da società terze, intestate a prestanome), con conseguente risparmio sui costi di smaltimento.

Il sodalizio aveva ramificazioni in tutta Italia e, anche nei giorni immediatamente successivi all'incendio, i presunti criminali avevano continuato a stoccare in altri depositi tra Venezia, Verona e Lodi.

L'incendio al sito di stoccaggio di bovisasca dell'ottobre scorso aveva generato una densa colonna di fumo nera visibile da chilometri, rendendo per molti giorni l'aria del capoluogo irrespirabile.

(Uniononline/M)

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