Sono stati già condannati in via definitiva in Italia per il disastro della ThyssenKrupp ma potrebbe essere archiviata la richiesta di procedere all'arresto in Germania.

Niente carcere per ora dunque per l'ad Harald Espenhahn e per il consigliere Gerald Priegnitz, condannati in Cassazione rispettivamente a 9 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi per le loro responsabilità nella morte di sette operai nell'incendio scoppiato, nello stabilimento torinese, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007.

#AccaddeOggi: 6 dicembre 2007, sette vittime nell'incendio della ThyssenKrupp
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Il rogo scoppia nella più importante azienda siderurgica d'Europa
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I feriti gravissimi sono sette: moriranno tutti in poche settimane
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I funerali delle vittime
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Antonio Michele Boccuzzi, l'operaio di 34 anni testimone di quella notte
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La mamma di Rosario Rodinò mostra le foto delle vittime
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L'ex ad Harald Espenhahn, condannato a nove anni e otto mesi
L'ex ad Harald Espenhahn, condannato a nove anni e otto mesi
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(Tutte le foto sono Ansa)
(Tutte le foto sono Ansa)
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La richiesta di archiviazione è stata presentata dagli avvocati dei due dirigenti e a diffondere la notizia sono state le Iene: "La sentenza italiana - questa la motivazione del giudice tedesco - non è legalmente eseguibile in Germania: il procedimento in Italia era imperfetto e non è stato eseguito correttamente".

Mentre gli altri quattro dirigenti condannati si sono consegnati subito alle autorità, Espenhahn e Priegnitz hanno chiesto di pagare le loro colpe in Germania. Ma per il momento le cose stanno andando decisamente a rilento.

(Unioneonline/D)
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