Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia a tre anziani che hanno commesso altrettanti omicidi per disperazione.

Il Capo dello Stato ha firmato oggi, ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione, tre decreti di concessione della grazia in favore di Franco Antonio Dri, 78 anni, Giancarlo Vergelli, 88, e Vitangelo Bini, 89.

Mattarella ha tenuto conto dell'età avanzata dei condannati e delle loro precarie condizioni di salute, oltre che delle circostanze in cui sono maturati i delitti e dei pareri favorevoli espressi dalle autorità giudiziarie.

Giancarlo Vergelli è stato condannato nel 2016 a Firenze a 7 anni e 8 mesi per aver ucciso la moglie 88enne malata di Alzheimer. La strangolò con una sciarpa, vegliò per circa un'ora il cadavere e poi andò in polizia a costituirsi: "Mia moglie è sempre più grave, non ce la faccio più".

Analoga la storia di Vitangelo Bini, ex vigile urbano: anche lui doveva scontare una condanna (sei anni e sei mesi) per aver ucciso la moglie malata di Alzheimer nel 2007. L'uomo aveva assistito la moglie malata di Alzheimer da 12 anni, poi è diventato necessario il ricovero in una struttura sanitaria a Prato. Bini, saputo che la moglie stava sempre peggio e soffriva sempre di più, prese una pistola dalla sua collezione di armi, la raggiunse in ospedale e la uccise con tre colpi.

Leggermente diversa la storia di Franco Drì, che nel 2015 ha ucciso il figlio tossicodipendente di 47 anni con un colpo di pistola al petto, al culmine dell'ennesima lite. I fatti erano successi a Fiume Veneto (Pordenone), e i cittadini del paese avevano avviato una petizione per sostenere la richiesta di grazia. Anche la moglie e l'altro figlio dell'uomo avevano chiesto la grazia per Franco.

(Unioneonline/L)
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