Prima il posto per disabili occupato indebitamente da un trasgressore maleducato, poi gli insulti.

La storia arriva da Torino, la racconta su Facebook Luana, mamma 38enne di una bimba con grave disabilità psiconeuromotoria.

La donna accompagna la figlia Alyssa a scuola e trova il parcheggio disabili occupato da una persona che non ne ha diritto. Ci è abituata Luana, è così "praticamente tutti i giorni".

Così trova posto più lontano dall'ingresso della scuola, tira giù dalla macchina la figlia "di quasi 25 chili", e la prende in braccio per portarla in classe.

"Passando davanti alla macchina parcheggiata abusivamente - racconta la donna - faccio notare al signore che leggeva il giornale nell'abitacolo che quel posto è riservato ai diversamente abili. Lui mi risponde che sono solo cinque minuti. E io, stufa di questa risposta che ho sentito migliaia di volte, alzo un po' il tono e gli dico che si deve vergognare di aver preso quel parcheggio riservato ai bimbi con difficoltà come mia figlia", racconta Luana.

L'uomo, per tutta risposta, attende che Luana entri all'asilo e piazza un bigliettino sul parabrezza: "Te sei andicappata (sì, proprio così) solo al cervello".

"Forse pensava che il mio tagliando fosse stato vinto con i punti del supermercato o credeva che mia figlia fosse solo pigra visto che così grande l'ho caricata in braccio", commenta Luana.

E ancora, nell'auspicio di ritrovare quell'uomo: "Io non auguro nulla a questo signore perché le disgrazie che conosco, spero solo che facendo il giro su Facebook questo capiti sulla bacheca di suo figlio o suo nipote, che riconoscano la scrittura e si sentano umiliati tanto quanto ci sentiamo noi famiglie di bimbi in difficoltà per cui dobbiamo lottare tutti i giorni anche solo per un pacheggio privilegiato di cui, vi garantisco, faremmo volentieri a meno".

(Unioneonline/L)
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