"È censurabile sotto i vari profili" il provvedimento del Tribunale del Riesame di Catania con il quale i giudici hanno annullato, nei giorni scorsi, il decreto del gip del Tribunale che disponeva il sequestro di 200mila euro da due conti correnti intestati a Francesco Gianino, l'agente marittimo indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla nave Aquarius.

Quattro mesi fa il Procuratore catanese, Carmelo Zuccaro, aveva disposto il sequestro, mai eseguito perché l'imbarcazione era già ferma a Marsiglia e utilizzata da Msf e Sos Mediterrenne per le missioni di soccorso nel Mediterraneo.

Il pm accusava i rappresentanti delle Ong di traffico e smaltimento illecito di rifiuti. Ecco perché Zuccaro ha deciso di ricorrere in Cassazione per chiedere l'annullamento del provvedimento.

Secondo i pm catanesi gli argomenti adottati dal Tribunale del Riesame sarebbero contraddittori e non condivisibili.

"Un primo dato incontestato e riconosciuto è che l'attività di smaltimento illegale si è perfezionata attraverso numerose operazioni, protrattesi nel tempo - scrivono i pm Andrea Bonomo e Alfio Fragalà -. Tale protratto e continuativo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo ha richiesto, secondo questo pm, la predisposizione di appositi mezzi e attività organizzate, al fine di conseguire un ingiusto profitto".

(Unioneonline/M)
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