È scoppiata la polemica dopo la dichiarazione rilasciata ieri dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti durante la sua visita ad Afragola e Caivano, comuni della provincia di Napoli.

L'esponente del governo Conte, alla domanda di un cronista di un'emittente locale che gli chiedeva se servissero più fondi al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord, ha risposto: "No, ci vuole l'impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole".

Non più soldi, quindi, ma "impegno, lavoro e sacrificio", ha ribadito il titolare del dicastero.

Parole che sono state interpretate come una manifestazione di "disprezzo" nei confronti del Mezzogiorno.

A criticare l'uscita del ministro è stato, tra gli altri, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha scritto: "Questo è il ministro dell'istruzione del governo del cambiamento. Parole di chi non conosce storie e fatti e, quindi, ignorando il Sud è un ministro dell'ignoranza".

"Tono e sguardo evidenziano il suo disprezzo per le nostre terre. Provo vergogna per come sta cadendo in basso il nosto Paese", si legge ancora nel messaggio del primo cittadino del capoluogo campano.

E in serata è arrivata la reprimenda di Luigi Di Maio al suo ministro: "Se qualcuno dice una fesseria deve chiedere scusa. Venire in una delle aree più in difficoltà d'Italia e dire 'vi dovete impegnare di più' farebbe girare le scatole anche a un asceta, Figurarsi agli insegnanti".

Il leader pentastellato ha proseguito il concetto in un lungo messaggio su Facebook: "Caro Marco, siamo noi al Governo ed evidentemente dobbiamo impegnarci sempre di più. Soprattutto sulla scuola, che richiede interventi storici per le condizioni veramente indegne in cui versano tante strutture. Ci sono genitori preoccupatissimi per lo stato degli edifici scolastici e ci sono studenti che fanno lezione in condizioni imbarazzanti. Siamo noi che dobbiamo fare di più e ogni cosa che faremo non sarà mai abbastanza".

(Unioneonline/F)
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