"Per noia" bruciarono vivo un clochard che viveva nella sua auto, a Santa Maria di Zevio (nel Veronese).

Era il 13 dicembre 2017: i due - allora 13 e 17 anni - non sono stati puniti per l'omicidio di Ahmed Fdil.

Il primo se l'è cavata perché, vista l'età, non è imputabile. Il 17enne (che compirà 18 anni a novembre) è accusato di omicidio volontario aggravato ed è finito davanti al tribunale per i minorenni di Venezia. Il giudice ha però deciso di sospendere il processo per una "messa alla prova".

Continuerà a vivere nella comunità dove è ospite e se per tre anni terrà una buona condotta, il reato verrà dichiarato estinto.

I due già da tempo avevano preso di mira l'uomo. Secondo le loro stesse ammissioni, quel pomeriggio diedero fuoco a alcuni pezzi di carta e li gettarono all'interno della vettura, che prese fuoco non lasciando scampo al clochard.

La vittima viveva da 35 anni in Italia e viveva in condizioni di disagio da quando aveva perso il lavoro in fabbrica.

Furiosi i familiari della vittima.

(Unioneonline/s.a.)
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