Le mani di Cosa nostra sul mondo delle scommesse.

La Polizia di Palermo ha effettutato un maxi-sequestro di beni, pari a circa 6 milioni di euro, nei confronti di due imprenditori siciliani del settore, ritenuti "collusi" con la mafia.

Il provvedimento riguarda Benedetto Bacchi, 46 anni, e Francesco Nani, 50.

Gli agenti, su ordine del Tribunale, hanno messo i sigilli a 11 immobili tra Palermo, Partinico e Borgetto, 3 veicoli, 6 rapporti finanziari, 1 quota societaria, 4società con sede a Partinico, 4 società aventi sede a Malta e attive prevalentemente nei settori dei giochi e scommesse e dell'edilizia.

"Le indagini - spiegano gli investigatori - hanno confermato l'esistenza di una forte compenetrazione

tra l'attività dell'organizzazione mafiosa Cosa Nostra e la gestione e distribuzione sul territorio delle sale da gioco e di raccolta di scommesse in seno alle quali, quotidianamente, si muovono consistenti flussi di denaro che rappresentano una delle più cospicue fonti di reddito degli ultimi anni per la stessa associazione criminale".

"In quel contesto -aggiungono gli inquirenti - un ruolo di primissimo piano lo aveva Benedetto

Bacchi, imprenditore del settore dei giochi e delle scommesse online, il quale, "tramite un vero e proprio accordo contrattuale con Cosa Nostra palermitana, era riuscito, in un breve arco temporale, a monopolizzare il settore e realizzare una rete di agenzie abusive capaci di generare profitti quantificati nell'ordine di oltre un milione di euro mensili".

(Unioneonline/l.f.)
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