La Corte europea dei Diritti umani ha condannato l'Italia a risarcire con 18mila euro (10.400 euro per i danni e 8mila per le spese legali) Amanda Knox - la giovane americana assolta, insieme all'ex fidanzato Raffaele Sollecito, nell'ambito del processo sull'omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007 - per aver violato il suo diritto alla difesa.

La sentenza riguarda la procedura con cui la giustizia italiana è arrivata a condannare la Knox per calunnia: durante un interrogatorio avvenuto il 6 novembre 2007 l'allora studentessa statunitense ha accusato Patrick Lumumba, cittadino congolese che lavorava all'epoca dei fatti in un bar della città umbra di aver ucciso la coinquilina britannica.

L'uomo è stato successivamente assolto e la Knox è stata condannata a tre anni di reclusione per calunnia,

Secondo il tribunale di Strasburgo, durante l'interrogatorio l'indagata non ha avuto accesso a un legale né a un interprete.

La Corte invece sostiene che non ci siano prove che sia stata sottoposta a "trattamento inumano o degradante".

Strasburgo ha inoltre condannato l'Italia sul caso Ilva, accogliendo il ricorso presentato da alcuni cittadini di Taranto che vivono nelle aree vicine all'acciaieria.

Secondo la Corte, lo Stato non li ha protetti dalle emissioni nocive, di fatto violando il loro diritto alla vita privata e familiare.

(Unioneonline/F)
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