Un 32enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, per apologia di terrorismo.

L'indagine ha consentito di ricostruire che l'uomo, Giuseppe D'Ignoti, dopo essersi convertito all'islam nel 2011, utilizzava i social network per attività di propaganda e per istigare ad azioni terroristiche anche attraverso la "guerra santa" contro gli infedeli.

Le manette sono scattate stamattina all'alba su ordine del gip di Catania.

LE INDAGINI - I fatti risalgono al 2016-2017: diverse persone all'epoca si erano messe in contatto con l'arrestato, che aveva iniziato a svolgere un'intensissima attività di proselitismo in vari gruppi Whatsapp nascondendosi sotto lo pseudonimo di "Ahmed" e fingendosi di nazionalità egiziana.

Ai partecipanti inviava video e immagini che ritraevano milizie dell'Isis, scene cruente di uccisioni e decapitazioni, o ancora i tipici canti che inneggiano all'Isis e alla Jihad.

Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che D'Ignoti incitava a prendere un fucile o un coltello e andare ad ammazzare qualcuno: a "fare pulizia di Milano, della Calabria...".

Tutti i file che erano stati cancellati da D'Ignoti sono stati recuperati dalla Polizia Postale. Tra questi quello di Giulia Sergio, detta Fatima, ossia la prima ragazza italiana che ha aderito alla Jihad trasferendosi nel 2015 in Siria e che è stata condannata per terrorismo.

(Unioneonline/s.s.-D)
© Riproduzione riservata