La polizia di Isernia ha eseguito un'ordinanza per la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio dell'insegnamento a carico di due maestre di una scuola dell'infanzia statale della provincia di Isernia.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia delle mamme: i figli tornavano a casa raccontando di aver subito delle violenze a scuola.

Per raccogliere le prove necessarie sono state utilizzate intercettazioni audio e video.

Le due maestre hanno rispettivamente 49 e 58 anni.

"Sin da subito - è emerso dalle indagini - mostrano un atteggiamento nei confronti dei bambini, vessatorio, minaccioso e lesivo della persona. All'interno dell'aula, infatti, i bambini sono stati oggetto di violenze fisiche e verbali e, circostanza ancor più grave, educati ad applicare, fra di loro, la legge del taglione, tant'è che, in alcune occasioni, le maestre esortano i bambini a farsi giustizia da soli, incitandoli a porre in essere atti di violenza nei confronti dei loro compagni di scuola".

"I bambini venivano strattonati e colpiti sul capo, inoltre venivano aggrediti verbalmente con espressioni del genere: 'appiccicalo con la testa vicino al muro..., tiragli i capelli più forte... così capisce...; ti faccio nero, nero; ti spezzo le mani; ti spezzo tutte le dita delle mani; ti appiccico vicino al muro; ti ammazzo; ma questo è proprio stupido; ti faccio uscire il sangue così te lo ricordi; se metti il pennello là sopra... sei morto; sei un animale'".

Oltre cento gli episodi di violenza agli atti.

(Unioneonline/D)

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