"Caro Mentana, la tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole".

Inizia così la lettera di minacce, in stampatello e ovviamente anonima, inviata al direttore del TgLa7 Enrico Mentana.

Prosegue definendo La7 un "ricettacolo di comunisti", "sfascisti che sperano che si affondi come hanno fatto i vostri padri assassinando molti soldati italiani in Africa".

Nel mirino anche volti noti come l'editore di La7 Urbano Cairo, e i giornalisti Lilli Gruber, Francesca Fanuele, Giovanni Floris, Riccardo Formigli, Marco Damilano e Massimo Giannini, insultati a suon di "maiale", "putt...", "leccac...".

"Punirvi è un dovere - la conclusione -. Boia chi molla", e una svastica.

Mentana, destinatario nel corso della sua carriera di diversi messaggi minatori, non ha sporto denuncia né allertato le forze dell'ordine, limitandosi a postare la foto della lettera su Instagram, con l'ironica frase di accompagnamento "appoggio esterno".

"Non ho nessuna voglia di drammatizzare - ha spiegato all'AdnKronos - né di fare la vittima. Pubblicare la lettera sui social mi pareva la giusta punizione per un interlocutore del genere. Per far capire cosa c'è in giro".

(Unioneonline/D)
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