"Ripetuti episodi di violenza compiuti quotidianamente nei confronti di diversi bambini".

Con questa accusa tre maestre e una collaboratrice scolastica della provincia di Roma sono state arrestate dai carabinieri.

Secondo quanto accertato dai militari, che hanno condotto le indagini anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali e telecamere nascoste, le donne, tutte di età compresa tra i 55 e 65 anni, erano solite maltrattare pesantemente i bimbi, i più piccoli dei quali di 3 anni appena, che erano chiamate ad accudire in un asilo dei Castelli romani.

Dopo aver raccolto prove e indizi schiaccianti, gli uomini dell'Arma di Velletri hanno fatto scattare, su ordine della Procura, l'ordinanza di custodia cautelare.

Ora maestre e collaboratrice sono ai domiciliari.

LA SICUREZZA NEGLI ASILI - Sulla vicenda è intervenuta anche Save the Children: "È allarmante - dice Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa - che in un servizio educativo e di cura così fondamentale come l’asilo si ripetano casi di maltrattamenti ai danni dei più piccoli. Per ogni bambino, l’asilo dovrebbe essere il luogo più sicuro, dove essere accompagnato nella crescita sul piano affettivo e relazionale negli anni più importanti della vita ed è quindi indispensabile definire una rete di prevenzione per scongiurare che in futuro possano ripresentarsi situazioni di tale gravità".

"Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali - aggiunge - di rendere obbligatorio, in ogni asilo, la definizione di un sistema di tutela per prevenire o quantomeno ridurre al minimo i rischi di questo tipo, un sistema che abbia al centro un 'patto per l’educazione positiva' che coinvolga tutti gli adulti a contatto con i minori, al fine di evitare ogni forma di comportamento degradante verso i bambini e le bambine. In Italia esistono già esempi di questo tipo, ma non possono rimanere casi isolati".

Le tutele, in particolare, devono avere l'obiettivo, come sottolinea l'organizzazione, di dotare le strutture anche di un codice di condotta per intervenire in modo chiaro e tempestivo nel caso di eventuali sospetti.

(Unioneonline/l.f.-s.s.)
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